Scrivi un commento
al testo proposto da Loredana Savelli
C’ un paio di scarpette rosse
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
C'è un paio di scarpette rosse numero ventiquattro quasi nuove: sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica "Schulze Monaco". C'è un paio di scarpette rosse in cima a un mucchio di scarpette infantili a Buckenwald erano di un bambino di tre anni e mezzo chi sa di che colore erano gli occhi bruciati nei forni ma il suo pianto lo possiamo immaginare si sa come piangono i bambini anche i suoi piedini li possiamo immaginare scarpa numero ventiquattro per l' eternità perché i piedini dei bambini morti non crescono. C'è un paio di scarpette rosse a Buckenwald quasi nuove perché i piedini dei bambini morti non consumano le suole.
|
Luciana Riommi Baldaccini
- 05/06/2012 22:31:00
[ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]
Un testo ripescato: ho avuto un brivido di commozione...
|
Franca Alaimo
- 27/04/2010 22:24:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Ricordo le lacrime che nuotavano negli occhi dei miei alunni, quando lessi questa semplice e verissima poesia. Del resto cosa commuove di più che la tragedia che sabbatte sulla vita di un bimbo innocente? Di lui /lei cè solo un paio di scarpette rosse: uno di quei tanti oggetti che sopravvivono alla catastrofe e che sembrano trattenere in essi un significato che va al di là del loro esserci. Dimprovviso essi si caricano di vibrazioni emotive intense, diventano insieme testimoni e ricordi dellattimo in cui la tragedia è stata consumata. Il pianto dun bambino, uno dei tanti bambini ebrei crudamente eliminati, risuona in questi versi muti ancora più alto e terribile che se lo sentissimo davvero: effetto straordinario della poesia! Accusa senza risposo della crudeltà degli uomini e di ogni guerra e di ogni razzismo.
|
Franca Alaimo
- 27/04/2010 22:23:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Ricordo le lacrime che nuotavano negli occhi dei miei alunni, quando lessi questa semplice e verissima poesia. Del resto cosa commuove di più che la tragedia che sabbatte sulla vita di un bimbo innocente? Di lui /lei cè solo un paio di scarpette rosse: uno di quei tanti oggetti che sopravvivono alla catastrofe e che sembrano trattenere in essi un significato che va al di là del loro esserci. Dimprovviso essi si caricano di vibrazioni emotive intense, diventano insieme testimoni e ricordi dellattimo in cui la tragedia è stata consumata. Il pianto dun bambino, uno dei tanti bambini ebrei crudamente eliminati, risuona in questi versi muti ancora più alto e terribile che se lo sentissimo davvero: effetto straordinario della poesia! Accusa senza risposo della crudeltà degli uomini e di ogni guerra e di ogni razzismo.
|
|
|